Massaggio Ayurvedico

L’Ayurveda ha sempre tenuto in grande importanza il massaggio ed infatti è una delle tecniche più consigliate ed utilizzate per mantenere una buona salute. I suoi testi di riferimento, come il Sushuta Samhita, non mancano di trattare diffusamente l’argomento ed ad esempio il massaggio alla puerpera e al neonato sono considerati assolutamente indispensabili.
Ovviamente per capire meglio ciò di cui vi sto parlando ed in particolare a quale costituzione od umore corporeo (Dosha) prevalente appartenete, visto che non è irrilevante ai fini del massaggio Ayurvedico, vi rimando alla lettura degli articoli precedenti ed al test che è possibile eseguire sul portale Ayurveda Italia.
Piccola premessa: il mondo Ayurvedico abbina il benessere fisico a quello psichico, non stupitevi pertanto di notare come trattamenti fisici possano influire sul benessere psicologico od il contrario, posto ovviamente che, se non associati ad un corretto stile di vita (alimentazione sana, qualità del sonno, controllo dello stress, …) possono fare decisamente poco.
Nell’Ayurveda infatti si dà per assunto il fatto che tutto sia cambiamento dentro e fuori di noi e che qualsiasi fase si stia vivendo, la si può vivere in sintonia con l’energia della Natura.
L’Ayurveda (scienza della salute) è inoltre una scienza così splendida e talmente ricca che segue l’uomo e la donna nelle varie fasi e li considera individualmente a seconda delle percentuali di un determinato tipo di energia piuttosto che non di un altro.
Ogni Dosha (tipo costituzionale) ha qualità specifiche che caratterizzano particolari squilibri: ad esempio i disturbi tipici di Vata sono quelli che portano secchezza, dolore, contrazione; i disturbi di Pitta causano bruciore ed infiammazione, i disturbi di Kapta gonfiore accumulo e stasi.

La tecnica del massaggio Ayurvedico

Il massaggio è una vera e propria arte e delle più antiche e sebbene faccia parte del patrimonio culturale di moltissime civiltà, alcune più di altre lo hanno reso parte integrante della vita quotidiana.
In India, ad esempio, l’esistenza stessa inizia con un massaggio che viene fatto al neonato fin dai suoi primi istanti sulla Terra.
Per tutta la vita, questa pratica manuale accompagna l’essere umano nel suo percorso di mantenimento della salute, di ricerca del benessere e del rilassamento psico fisico.
Oggi, per nostra fortuna, l’immenso patrimonio tradizionale indiano è approdato anche in occidente dove è possibile sperimentare queste benefiche pratiche.
Il massaggio Ayurvedico è prima di tutto un massaggio terapeutico, inserito in un sistema di vita finalizzato a rafforzare l’essere umano di fronte ai cambiamenti naturali come le diverse fasi quotidiane, i passaggi di stagione, l’invecchiamento.
Si distinguono due gruppi di terapie di massaggio:
  • Apatarpana, terapia di drenaggio;
  • Santarpana, terapia nutritiva,
e due tecniche di massaggio:
  • Pindasweda, antica forma terapeutica che nasce nella famosa regione del sud dell’India (il Kerala). Si tratta di una forma di massaggio che rimuove le tossine presenti nel corpo attraverso la pelle,
  • Pizhichil, ideale per curare malattie del cuore, artrite, sciatica, diabete, asma. Effettuato con olio di oliva cui si aggiunge un decotto di piante medicamentose.
Normalmente, il massaggio Ayurvedico è effettuato su una tavolo di legno, incavato e suddiviso in due parti, una per il corpo e l’altra per la testa, ed in un ambiente caldo, calmo, illuminato da una luce tenue, spesso abbinato alla diffusione di incensi e di musiche rilassanti.
Il massaggio Ayurvedico migliora la circolazione sanguigna e linfatica, svolge un’azione benefica sulla colonna vertebrale, tonifica i muscoli, influenza positivamente lo stato psichico della persona, nonché agisce sui livelli ormonali, agevola l’eliminazione delle tossine, allenta la tensione e i disturbi a essa collegati, quali ansia, nervosismo , insonnia, stanchezza, digestione difficile.
Si suggerisce, peraltro, di evitarlo in presenza di stati infiammatori o dolori acuti ed in caso di ipertensione o di problemi di cuore, flebiti o disturbi circolatori gravi.

Gli oli per i massaggi

La scelta dell’olio da parte dell’operatore dipende dal Dosha preminente ed è molto importante in quanto va a influire sulla resa del massaggio. Tra gli oli maggiormente utilizzati nei massaggi, annoveriamo:
  • Olio di sesamo: colore giallo scuro, si ottiene dalla spremitura dei semi, riscaldante, protettivo (aiuta a filtrare i raggi solari), contiene acido linoleico, uno dei 24 enzimi molto importanti per il cervello. E’ considerato il miglior olio per il massaggio della testa e dei capelli.
  • Olio di Mandorle dolci: colore giallo pallido, ottenuto dai noccioli, è l’olio più usato per massaggi, allevia i pruriti, l’infiammazione della pelle e la secchezza del cuoio capelluto, aiuta la memoria, rafforza i capelli.
  • Olio di cocco: ricavato dalla polpa essiccata della noce, contiene numerosi acidi grassi dal potente effetto idratante e nutriente, si presenta solido come una cera a temperatura ambiente, impiegato per realizzare molti prodotti cosmetici per il viso, per i capelli, come doposole, è indicato nel massaggio della testa per le sue qualità rinfrescanti e calmanti e per rendere i capelli lunghi e lucenti.
  • Olio di amla: pianta dalle note proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche, è utilissimo anche per la salute della chioma ed indicatissimo per il massaggio indiano dei capelli.
Questi oli sono spesso usati in combinazioni per i loro benefici, nonchè tutto il vasto elenco degli oli erbolizzati, detti Tailam, la cui componente di base è l’olio di sesamo, arricchito con erbe medicate scelte in base al tipo di costituzione e del particolare tipo di massaggio o trattamento praticato sul ricevente.
Cocco e olio al sandalo sono perfetti per Pitta che ha bisogno di essere rinfrescato e calmato e va bene anche l’olio di riso.
Mandorla, più delicato, e olio di germe di grano è invece quanto di più indicato per un Vata.
Per Kapha è più indicato qualcosa che riscaldi e promuova la circolazione sanguigna, quale il jojoba.
L’olio di sesamo va bene in genere per tutte le categorie.

Il massaggio Abhyanga

Uno dei massaggi più diffusi e conosciuti nel mondo Ayurvedico, è l’Abhyanga, un massaggio che coinvolge l’intero corpo, letteralmente dalla testa ai piedi: il paziente è steso su un lettino basso oppure a terra (sopra una stuoia, in genere) mentre l’operatore lo accarezza o friziona con le mani e scuote gentilmente alcune parti del corpo con i piedi.
Si utilizzano degli oli tiepidi scelti dal terapista che possono essere arricchiti con essenze aromatiche per armonizzare uno specifico Dosha.
Infatti, se le manovre del massaggio sono standard, estremamente personalizzata è la manualità che differisce a seconda del Dosha.
  • ABYANGHA per Vata: il cuore di questo massaggio è lo strofinamento che produce calore e dona calma,
  • ABYANGHA per Pitta: i movimenti sono in questo caso delicati ed avvolgenti, dolcemente scivolati,
  • ABYANGHA per Kapha: l’impastamento è la manualità specifica, che delicatamente scioglie le contrazioni e il grasso in eccesso.
Queste indicazioni sono ovviamente di carattere generale: un bravo terapista è in grado di instaurare una vera e propria forma di comunicazione non verbale con il proprio paziente e di comprendere man mano che il massaggio procede quali sono le problematiche o i punti che richiedo un trattamento più profondo.
Per questo non un massaggio è uguale all’altro, nonostante i Dosha siano solo tre: ogni persona, intesa nel suo complesso di mente e corpo, è un unicum di emozioni, tensioni e esigenze che il massaggiatore di volta in volta percepisce e, possibilmente, armonizza. Inutile dire che amo questo approccio terapeutico.
Nonostante le differenti manualità, il massaggio Abhyanga agisce su tutti i Dosha, andando così a riequilibrare la persona nel suo complesso.
Il primo beneficio del massaggio ayurvedico è la sensazione di rilassamento che invade piacevolmente il corpo e la mente. I dolori dovuti alle tensioni o alla stanchezza tendono a scomparire a tutto vantaggio del proprio benessere.
È particolarmente consigliato a chi è soggetto ad ansia o stress, proprio per il suo effetto rilassante nonché è indicato per chi soffre di insonnia.
Questo tipo di massaggio ha, inoltre, un potente effetto disintossicante per il corpo e coadiuvante della circolazione sanguigna. In tal modo in processo di eliminazione delle scorie è attivamente stimolato ed i tessuti profondamente nutriti dal sangue. È inoltre tra i i trattamenti ayurvedici per la cellulite.
Migliora le difese immunitarie e la salute della pelle che, grazie all’uso di oli specifici, è idratata e coccolata. Tonifica i muscoli e ha un salutare effetto drenante. Ottimo a fine giornata per cancellare la fatica della quotidianità previene i processi di invecchiamento del corpo.

Il massaggio Ayurvedico nella Donna

In tutte le fasi di vita della Donna, il massaggio Ayurvedico si rivela un perfetto strumento di autoconoscenza, così come la pratica yoga. Entrambi permettono alla donna di entrare in contatto con il proprio sacro respiro.
Da considerare che, ovviamente, ogni Donna è una combinazione specifica ed a sé stante di vari elementi, ma è anche vero che determinate fasi della vita possono accogliere disturbi legati a uno specifico Dosha, anche se ovviamente possono manifestarsi squilibri anche sugli altri piani.
A Pitta sono legate tutte le sindromi infiammatorie dell’apparato urogenitale, i disturbi in fase ovulatoria e la sindrome premestruale.
Nella stessa fase adulta possono però anche presentarsi squilibri di Kapha, che a livello fisico si manifestano con ritenzione idrica e lo sviluppo di cisti ovariche e fibromi uterini, mentre alterazioni di Vata possono protrarre anche in questa fase le sindromi dismenorroiche.
Questo ritmo triadico si trova anche nella fase mestruale: nella fase ovulatoria, quindi di produzione dell’ovocita, prevale Pitta, nella fase mestruale Vata, il principio di movimento, ed infine nella fase post mestruale di ricostruzione endomentriale Kapha. Quando la donna entra invece in menopausa vede l’innalzarsi dell’energia di tipo Vata.
Vediamo, quindi, i massaggi più indicati nelle varie fasi della vita di una Donna.
Il massaggio Ayurvedico prima del ciclo: nella fase che precede il ciclo mestruale può esser molto utile ricorrere a trattamenti specifici per la testa, centro del sistema nervoso, un massaggio specifico della testa, eseguito con olio e con molta cura per quel che concerne anche l’oliazione dei capelli.
Questo tipo di trattamento, oltre a rafforzare il sistema nervoso, aumenta il livello dell’energia vitale, specialmente se eseguito al mattino. Il trattamento alla testa favorisce lo stato di rilassamento globale ed è molto utile in caso di stress, stati ansiosi, perdita di concentrazione.
Le manovre sulla testa e sulla fronte vanno ad aumentare la vista e la capacità di concentrazione. Nel periodo così importante che precede la fase mestruale, momento in cui la Donna è più in contatto con le sensazioni, un trattamento ayurvedico di questo tipo può tornare a dare leggerezza, equilibrio, serenità.
Il massaggio ayurvedico in menopausa: durante la menopausa l’energia di Vata accentua le sue qualità di movimento ed è possibile che questo si trasferisca sul piano mentale in un sovraffollamento di pensieri ed in una tendenza depressiva (tendenza, non patologia, mi raccomando non capite male).
Eventuali vampate di calore ed alterazioni della circolazione, tipiche della menopausa, sono dovute ad uno squilibrio di Pitta. Il massaggio dovrà andare a lavorare dolcemente sulle articolazioni e sullo scioglimento, senza forzare. Se sussistono principi di osteoporosi o di conclamata fragilità delle ossa si potrà lavorare sulla persona con oli medicati.

Il massaggio Ayurvedico nell’Uomo

Si pensa spesso al massaggio come a un trattamento di bellezza riservato alle Donne. Ma non è del tutto esatto, per lo meno in Ayurveda, dove il massaggio, inteso come un vero e proprio atto terapeutico, derivante da una medicina tradizionale che tiene conto delle caratteristiche costituzionali di ciascuno (Dosha), non conosce sesso e può e deve essere effettuato anche dagli Uomini.
C’è infatti da considerare che, dal punto di vista psicologico, l’Uomo è visto nell’immaginario collettivo come incastrato in un ruolo castigante che non gli appartiene, un ruolo di “forte per forza”, fonte inevitabile di stress, ecco perché il massaggio terapeutico può essere molto utile.
Un massaggio ricevuto in un ambiente tranquillo, con incensi profumati, ha diversi benefici: attiva la circolazione sanguigna e linfatica, apporta benefici alla colonna vertebrale, genera effetti tonici sui muscoli.
Cicli di massaggi mirati vanno ad agire positivamente su insonnia, emicrania, stanchezza e digestione. Ma vediamo nel dettaglio i benefici del massaggio ayurvedico legati alla sfera maschile.
Innanzitutto preme rilevare che, seppur indirettamente, agendo sullo stato psicofisico generale, il massaggio Ayurvedico negli Uomini è utile per tutti i disturbi di disfunzione erettile derivanti da disagio psichico, paura, ansia da prestazione.
Inoltre, inducendo al rilassamento completo, l’Uomo grazie al massaggio Ayurvedico inizia a vivere il suo respiro in modo diverso, il che non è poco.
Molto importante è il massaggio in andropausa, i cui sintomi più comuni annoverano il famoso calo della libido, i cambiamenti dell’umore, della pelle, della disposizione dell’adipe e dei capelli.
In questo senso il massaggio ayurvedico, specie per quanto riguarda le tecniche legate alla testa e al cuoio capelluto, si rivela davvero potente.
In particolare, Shiroabyangam ossia il massaggio alla testa, che va a stimolare punti importanti legati al benessere generale dell’organismo.
A livello fisiologico, poi, con l’andropausa, si può verificare un lieve e graduale calo della sessualità e potenza, dovuto al sopravvenire degli anni. Questo calo può essere più importante in presenza di malattie croniche (cardiovascolari, neurologiche, sistemiche) o disturbi legati a eccesso di alcolici, caffeina, tabacco. In questo caso, il tocco di un terapeuta è importante per non perdere il contatto con se stessi.

Il massaggio sensuale: un momento per la coppia

Precisiamo subito che il massaggio da eseguirsi tra partner, può essere definito sensuale, ma NON è un massaggio erotico, sa mai pensaste il contrario.
E’ invece un massaggio rilassante e tonificante, che si contraddistingue come di seguito precisato:
  • Ambiente – Tranquillità prima di tutto: è fondamentale isolare qualsiasi forma di disturbo e distrazione esterna, preferendo l’intimità delle candele e una musica di sottofondo, e se gradito la diffusione di un incenso, affinché armonizzi l’esperienza.
  • Strumenti – Il massaggio sensuale si serve di oli da massaggio od oli idratanti per il corpo, che servono a scaldare le mani del partner, per renderne fluido il movimento sul corpo. La sensualità del massaggio è garantita dalle mani del massaggiatore, ma si possono utilizzare anche altri strumenti quali pietre, penne, piume.
  • Periodo – Il momento ideale per un massaggio sensuale è, ovviamente, alla sera, al termine di una giornata di lavoro, ma prima di cena.
I benefici del massaggio sensuale sono quelli di un massaggio rilassante che aumenta la percezione sensoriale del soggetto, mediante una tecnica precisa intervenendo su determinate zone corporee.
È ideale nella sessualità di coppia.
I benefici del massaggio sensuale si ottengono andando a trattare zone sensibili come sono i piedi, le mani e la testa, soprattutto il viso.

Il massaggio Ayurvedico nel bambino

Come detto, la tradizione del massaggio nell’Ayurveda è lunga e sacra. L’importanza del contatto fisico è una costante nell’evoluzione del bambino ed inizia fin dai primi istanti della sua piccola vita.
In India, ad esempio, è consuetudine massaggiare il bimbo appena nato, ancor prima che il cordone ombelicale venga reciso, per ripulire la pelle e attivare la circolazione.
Shantala è il nome con il quale, nella tradizione indiana, viene chiamato il massaggio al bambino appena venuto alla luce: il nome, si racconta, deriva da quello della donna che ne mostrò le manovre al dott. Laboyer (famoso ginecologo francese, precursore del “parto dolce”) effettuandole sul suo bambino. Il medico ne rimase impressionato e le diffuse anche in occidente con il suo testo “Shantala: l’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici”.
Il principio su cui si base tale tipologia di massaggio è semplice: la nascita rappresenta un evento traumatico per il bambino che passa dal calore del grembo materno alla vita extrauterina con tutti i suoi stimoli.
Lo sradicamento dalla sicurezza prenatale può essere addolcito dalle amorevoli mani della mamma che, attraverso movimenti dalla sapienza millenaria, dona al figlio rilassamento e fiducia grazie al massaggio.
A livello emozionale, il massaggio Ayurvedico ha lo scopo di eliminare le tensioni e rappresenta una importante metodologia di comunicazione empatica tra la madre ed il bambino. Aiuta, inoltre, il piccolo a scaricare lo stress ed a eliminare lievi malesseri, favorendo uno stato di benessere.
Sul piano fisico, attiva la circolazione, l’ossigenazione, regola il sistema immunitario, linfatico e gastrointestinale (prevenendo e dando sollievo al disagio delle coliche gassose) e si rivela un buon regolatore del ritmo sonno-veglia.
Molto utile ai fini della crescita psicofisica del bambino è la stimolazione tattile delle terminazioni nervose della pelle, che trasmettono gli stimoli al cervello.
Il massaggio Shantala fa parte dei saperi tradizionali che in India si tramandano di madre in figlia, un bagaglio invisibile di cultura e conoscenze.
Per apprenderlo in occidente è possibile frequentare dei corsi specifici ove sono insegnate non solo le tecniche, ma la coppia è anche aiutata a sviluppare la capacità di sintonizzarsi sulle frequenze emotivo-relazionali del neonato. Sono rivolti a genitori con un bimbo da 0 a sei mesi e vengono organizzati in genere da consultori o da professionisti (ginecologi, psicologi, ostetriche) formati all’insegnamento del massaggio infantile.
Per avere maggiori informazioni, si può consultare il sito dell’Associazione Nazionale Massaggio Infantile Shantala.

Il massaggio alla testa

Se eseguito correttamente, il massaggio Ayurvedico della testa equivale a un massaggio di tutto il corpo. Poiché calma il centro del sistema nervoso punto di concentrazione delle linee della riflessologia.
Nel processo dello sviluppo del feto, il cervello è il primo organo che si forma e alla nascita è più grande e pesante di ogni altro organo.
L’applicazione di oli nutrienti in caso di massaggio Ayurvedico sulla fontanella aiuta a calmare e rafforzare il cervello e il sistema nervoso. L’olio viene assorbito dalla radice dei capelli a loro volta collegate con le fibre nervose che portano direttamente al cervello. L’olio rimuove la secchezza che è responsabile della fragilità dei capelli, della calvizie precoce e di molti disturbi del cuoi cappelluto.
Il massaggio della testa può essere fatto in ogni momento tranne che immediatamente dopo mangiato e in caso di febbre.
Questo tipo di massaggio apporta innumerevoli benefici, qauli:
aumenta l’apporto di ossigeno e di glucosio al cervello,
rilassa il sistema nervoso ed elimina la fatica causata dallo stress e dalla tensione mentale,
migliora la circolazione della linfa vitale del fluido cerebrospinale,
favorisce la secrezione degli ormoni della crescita e degli enzimi necessari alla crescita e allo sviluppo delle cellule cerebrali,
aumenta il livello di prana all’interno del cervello,
cura la secchezza (se si usano oli nutrienti),
ritarda la perdita dei capelli, la calvizie e la comparsa dei capelli bianchi.
Il massaggio della fronte e delle tempie migliora, altresì, la vista, il potere di concentrazione e crea anche uno stato di equilibrio. L’applicazione di olio di Sandalo sulla fronte, calma l’organismo e genera una sensazione piacevole alla testa. Non a caso, in India si usa mettere la pasta di Sandalo sulla fronte prima della meditazione, visto che si tratta di un buon sedativo, dona calma e sensualità; inoltre è indicato contro le infezioni cutanee, micotiche, batteriche.
Il massaggio delle sopracciglia rilassa tutto il corpo ed è benefico per gli occhi.
In aggiunta agli oli vegetali, per il massaggio alla testa possono essere utilizzati alcuni oli essenziali, quali:
  • Lavanda: è l’olio essenziale più duttile che esista, è ottimo come cicatrizzante, disinfettante, disinfiammante utile per scottature di qualsiasi origine (anche solari) od in caso di punture di insetti, o manifestazioni dermiche con prurito.
  • Sandalo: è un buon sedativo, dona calma e sensualità; inoltre è indicato contro le infezioni cutanee, micotiche, batteriche,
  • Ylang Ylang: è un profumo dolcissimo, orientale, sensuale, ha un effetto euforizzante ed afrodisiaco, dando anche una sensazione profonda di calma e liberazione delle emozioni, si consiglia in caso di mal di testa, stati d’ansia, eccessi di collera,
  • Eucalipto: essenza fresca, ottimo rimedio per i problemi respiratori, stimola l’attività intellettuale.

Il massaggio Ayurvedico per i capelli

Nella cultura Ayurvedica, il massaggio ai capelli è parte integrante della routine quotidiana e, viste le chiome splendide delle donne indiane, sarebbe da imitarle seduta stante. Uno dei massaggi distrettuali dell’Ayurveda riguarda proprio il cuoio capelluto e prende il nome di kesabhyangam.
Questo trattamento viene in genere eseguito da un terapista e si compone di una serie di delicati tocchi e frizioni con oli scelti accuratamente a seconda della propria tipologia (Dosha).
In genere, si usa l’olio di sesamo oppure, specie in estate, l’olio di cocco. Altrimenti il terapista può preparare una miscela di olii.
Da ricordare, che il Dosha Vata ha i capelli generalmente secchi, crespi, fragili, scuri, con doppie punte, poco luminosi e che si aggrovigliano facilmente (io), Pitta ha i capelli chiari, biondi o rossi, delicati, lisci, sottili con tendenza alla calvizie, Kapha una chioma folta, scura, ondulata, soffice.
Effettuando il test della costituzione ayurvedica di cui vi parlavo prima, ognuno può prendere coscienza delle peculiarità della propria chioma ed intervenire così su di essa in modo mirato e proficuo, migliorandone l’aspetto e la salute.
Il massaggiatore si prenderà quindi cura di ciascun tipo adattando ad esso il massaggio e le essenze usate.
Fondamentale nella medicina Ayurvedica è come detto l’oliazione del capo che consiste in un massaggio circolare del cuoi capelluto con movimenti lenti e profondi.
Se non avete la possibilità di concedervi questo piacevole massaggio, potete dedicarvi all’auto massaggio del cuoio capelluto, una salutare pratica che l’Ayurveda consiglia di effettuare ogni giorno.
Consiste in una serie di movimenti circolari su tutta la cute dell’olio specifico, il massaggio si espande poi alle lunghezze in modo tale che anche esse siano nutrite fino all’ultima punta. In questo caso, è necessario fornirsi di olio di cocco, olio di semi di lino, olio di amla, olio di sesamo. L’olio va poi rimosso o con delle polveri detergenti oppure con il vostro shampoo liquido delicato abituale.
Da notare che le manipolazioni di questa parte del corpo della quale ci occupiamo solo quando distrattamente ci laviamo i capelli, in realtà sono molto utili e importanti per mantenere la chioma sana e di bell’aspetto. Il massaggio così eseguito infatti:
migliora la microcircolazione e l’ossigenazione del cuoio capelluto,
rinvigorisce la cute,
aumenta la luminosità dei capelli,
stimola le endorfine, donando un senso di profonda rilassatezza e equilibrio,
combatte la calvizie e previene la caduta dei capelli.

Il massaggio Aurvedico per il viso

L’Ayurveda attribuisce grandissima importanza al viso (e alla testa in generale) sia perché in essa sono contenuti tutti e cinque gli organi di senso, sia perché rappresenta un’area molto importante nella fisiologia sottile quale sede di punti specifici chiamati marma.
Senza addentrarci in questo antico sapere, è importante sottolineare come il massaggio del viso (Mukhabhyangam) possa rivelarsi un aiuto da non sottovalutare non solo (e non tanto) per questioni estetiche, ma anche per alleviare disturbi diffusi come le cefalee ed i mal di testa.
Spesso, pur senza esserne consapevoli, il nostro viso è un groviglio di tensioni che alterano perfino la nostra espressione. Si tratta di un tipo di massaggio che aiuta a liberare il viso dalle tensioni che lo opprimono.
Il Mukhabhyangam viene eseguito da un terapista e può essere sia incluso all’interno del massaggio ayurvedico completo che svolto come massaggio distrettuale singolo.
Può essere fatto solo con olio, oppure può essere arricchito dall’impiego di maschere o creme ayurvediche specifiche.
Esaminiamo i molti effetti positivi che questo piacevole massaggio può donarci:
  • la pelle è più luminosa e tonica,
  • i muscoli del viso sono più rilassati e vi è un generale abbandono muscolare,
  • le rughe di espressione risultano spianate.
in sostanza il massaggio al viso apporta un rilassamento completo nel corpo che favorisce la lucidità e la concentrazione e può rivelarsi particolarmente utile per chi soffre di rigidità alla mascella.

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