Salvia e rosmarino in cosmesi

Oggi parleremo di due piante molto conosciute nella cucina mediterranea: rosmarino e salvia, ma tranquille non dobbiamo fare l’arrosto… sono in realtà molto utili anche a livello cosmetico.

Il rosmarino

Nome botanico Rosmarinus officinalis, è una pianta perenne che cresce spontanea nell’area mediterranea, il cui nome deriverebbe da Ramerino, traduzione italiana del latino Rosae maris (rosa del mare) o secondo altre fonti da Ros Marinus ovvero rugiada marina.

Secondo la leggenda, i fiori inizialmente bianchi, diventarono azzurro-viola per aver assorbito il colore del manto di Maria che vi si nascose durante la fuga in Egitto.

Il rosmarino è ricco di oli volatili, flavonoidi e acidi fenolici, sostanze dalle proprietà antisettiche ed antinfiammatorie e presenta molteplici proprietà utilizzate in fitoterapia e nella medicina tradizionale.

Contiene altresì l’acido rosmarinico che numerosi studi hanno dimostrato avere la capacità di inibire l’anione superossido, un radicale libero responsabile dell’ossidazione cellulare.

Il rosmarino ha ottime qualità carminative e digestive, è un ottimo rimedio contro il reflusso gastroesofageo e contro l’inappetenza ed è efficace in caso di disturbi intestinali o di spasmi addominali, anche di origine mestruale.

Agisce inoltre da stimolante per il sistema nervoso centrale e sulla memoria, tanto da essere citato nell’Amleto come pianta del ricordo.

In fitoterapia è utilizzato ad uso interno sotto forma di infuso o decotto come depurante, come tonico e digestivo, spesso nella composizione di tisane disintossicanti insieme al tarassaco e alla bardana.

Ovviamente l’uso interno deve avvenire su prescrizione di un naturopata od erborista.

Il modo più semplice per utilizzare la pianta è di realizzare un infuso di rosmarino: far bollire un litro d’acqua, spegnere il fuoco e versare dentro 20 gr di foglie essiccate da lasciar riposare una decina di minuti. Quindi filtrare.

L’infuso può essere utilizzato come collutorio o per realizzare gargarismi, bagni tonificanti o pediluvi.

Sotto forma di olio essenziale, di cui parleremo più nel dettaglio, si rivela essere un valido antisettico ed antiparassitario, nonché antinfiammatorio, antidolorifico e rilassante muscolare, quale alleato prezioso contro il mal di testa, contro i dolori reumatici, del nervo sciatico, ed ha un’azione balsamica utile per contrastare i sintomi da raffreddamento ed a liberare le prime vie respiratorie.

In ambito cosmetico, invece, il rosmarino si rivela molto utile per combattere la caduta dei capelli e la forfora e donare luce ai capelli nonché per trattare la pelle impura e grassa.

In erboristeria ed in alcune bio profumerie, è reperibile la polvere ottenuta dalle foglie di rosmarino extra micronizzate e confezionate in atmosfera protettiva perchè conservino intatto il caratteristico aroma.

Nel caso aveste la polvere è possibile realizzare un infuso od un macerato acquoso, ecco come:

infuso: utilizzare la polvere nella misura del 10% ed acqua calda, lasciare riposare dai 5 ai 15 minuti in un contenitore coperto, per poi utilizzare il liquido (non è necessario filtrare il tutto) per le vostre preparazioni. Si conserva per 24 ore in frigorifero,

macerato acquoso: utilizzare la polvere nella misura del 10% ed acqua a temperatura ambiente, da mettere in un contenitore dotato di tappo (vanno benissimo i barattoli della marmellata), avendo cura di agitare il tutto e di lasciare riposare in luogo lontano dalla luce per almeno 24 ore, dopo di che procedere al filtraggio. Si conserva per 24 ore in frigorifero.

L’infuso o macerato acquoso può essere utilizzato per un bagno tonificante semplicemente versandolo nella vasca da bagno o per la preparazione di maschere viso od impacchi per capelli od ancora utilizzato come risciacquo acido su capelli scuri o come tonico per il viso.

Per contrastare la perdita capillare, si consiglia la sinergia con la salvia per realizzare un infuso da utilizzare come risciacquo acido.

Visto il suo potere scurente, è vivamente sconsigliato in caso di capelli biondi.

E’ anche possibile realizzare un oleolito utilizzando 200 grammi di foglie essiccate o polvere e 400 ml di olio vegetale, secondo la ricetta riportata in questo articolo.

L’oleolito può essere utilizzato sul cuoio capelluto per stimolare la crescita, agevolando la penetrazione con un lieve massaggio.

L’olio essenziale di rosmarino può essere altresì utilizzato, dopo averlo ovviamente veicolato con un olio vettore (un olio vegetale di vostro gradimento), ad esempio per dolci massaggi per contrastare la cellulite e la ritenzione idrica, oppure come aiuto contro le rughe e la secchezza cutanea od ancora per trattare acne e macchie della pelle, in questi ultimi casi anche addizionato semplicemente alla dose di crema abituale (mai nella confezione per non alterare la corretta conservazione del prodotto).

Per un effetto anti-age, si consiglia di abbinare a olio di argan o di rosa. Per contrastare la ritenzione idrica si consiglia di abbinare a poche gocce di olio essenziale di limone, cipresso o pompelmo per effettuare dei massaggi dal basso verso l’alto in maniera circolare e decisa.

Può essere utilizzato per un pediluvio rinfrescante od un bagno energizzante a base di sale grosso, meglio se dell’Himalaya: mi raccomando ricordatevi di non diluire mai oli essenziali in acqua, ma in apposito vettore, che permetta di solubilizzare o emulsionare gli olii essenziali e che poi si possa a sua volta disperdere in maniera efficace nell’acqua.  Vi sono molte opzioni, ma la più semplice e diretta è mescolare l’olio essenziale in una quantità sufficiente di detergente liquido, che andrà poi disperso nell’acqua. Ciò in quanto una volta messo l’olio essenziale in acqua è molto probabile che la nostra pelle entrerà in contatto con l’olio essenziale non diluito, con  possibili effetti avversi come bruciore, infiammazione, e aumentando il rischio di fenomeni di sensibilizzazione allergica (info tecnica di Marco Valussi fitoterapeuta, esperto di oli essenziali e membro del Comitato Tecnico di EcoBioControl).

Per regolarizzare il sebo e trattare i capelli grassi o prevenire e contrastare la forfora, è possibile aggiungere poche gocce di olio essenziale alla dose diluita di shampoo che si intende utilizzare (mai dico mai nella confezione, per non alterare la corretta conservazione del prodotto) in cui diluire poche gocce di olio essenziale di rosmarino.

Per stimolare la crescita capillare, soprattutto nei periodi in cui cadono più i capelli, ad esempio in autunno, è possibile diluire qualche goccia di olio essenziale in un olio vegetale con il quale poi fare un impacco sulla cute pre shampoo.

Salvia officinale

Nome botanico Salvia officinalis, è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Labiatae, diffusa nell’area mediterranea ed utilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà medicali, alle quali deve il nome latino di “salvus” che significa appunto “sano”.

Conosciuta presso le popolazioni celtiche come rimedio in grado di guarire tutte le malattie, si credeva che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva utilizzata nei rituali magici.

Presso i Romani era considerata una pianta sacra, con tanto di rituale riservato a pochi eletti per la raccolta.

Nell’antica medicina cinese era considerata simbolo di longevità e rimedio per curare l’insonnia, mentre nel Medioevo era utilizzata come cicatrizzante.

In fitoterapia, la salvia è oggi particolarmente apprezzata per le sue proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed espettoranti.

E’ considerata utile in caso di sindrome mestruale dolorosa e per alleviare i disturbi della menopausa, interessante anche contro la ritenzione idrica e le emicranie, è anche indicata in caso di problemi gengivali.

E’ inoltre indicata in caso di esaurimento fisico o mentale, nei casi di astenia, tono dell’umore basso e problemi di insonnia ed in presenza di problemi gastrointestinali.

Ovviamente l’uso interno deve avvenire su prescrizione di un naturopata od erborista, vale comunque la pena ricordare in questa sede che, per via del suo effetto eccitante, il suo utilizzo è sconsigliato ad alcune persone (per esempio nelle persone che soffrono di epilessia.

La salvia si rivela molto utile in cosmesi naturale, per combattere gli inestetismi della pelle causati dalla ritenzione idrica, nella cura dei capelli e della pelle, vediamo un po’ come.

In erboristeria ed in alcune bio profumerie e nei siti francesi, è reperibile la polvere ottenuta dalle foglie di salvia extra micronizzate e confezionate in atmosfera protettiva perchè conservino intatto il caratteristico aroma.

Il modo più semplice per utilizzarla è di realizzare un infuso: far bollire un litro d’acqua, spegnere il fuoco e versare dentro 20 gr di foglie essiccate da lasciar riposare una decina di minuti. Quindi filtrare.

Nel caso aveste la polvere è possibile realizzare un infuso od un macerato acquoso, ecco come:

infuso: utilizzare la polvere nella misura del 10% ed acqua calda, lasciare riposare dai 5 ai 15 minuti in un contenitore coperto, per poi utilizzare il liquido (non è necessario filtrare il tutto) per le vostre preparazioni. Si conserva per 24 ore in frigorifero,

macerato acquoso: utilizzare la polvere nella misura del 10% ed acqua a temperatura ambiente, da mettere in un contenitore dotato di tappo (vanno benissimo i barattoli della marmellata), avendo cura di agitare il tutto e di lasciare riposare in luogo lontano dalla luce per almeno 24 ore, dopo di che procedere al filtraggio. Si conserva per 24 ore in frigorifero.

Per la cura della pelle, la salvia si dimostra estremamente utile grazie alle sue proprietà antiinfiammatorie, dermopurificanti, disinfettanti, antisudorali ed astringenti, nutritive e riepitelizzanti, cicatrizzanti, antieczematose.

Particolarmente indicato per pelli impure o grasse, acneiche, atoniche, devitalizzate, caratterizzate da eccessiva sudorazione, l’infuso o macerato acquoso può essere utilizzato quale tonico post detergenza viso.

L’infuso o macerato acquoso può essere utilizzato al posto del deodorante abituale vista la sua proprietà antisudorifera, dovuta al tuione, un componente del suo olio essenziale, che “paralizza” le terminazioni nervose periferiche delle ghiandole sudorifere ed inibisce quindi la sudorazione, qualsiasi sia la sua origine.

La salvia trova utilizzo anche per la cura dei denti, semplicemente strofinandoli con una foglia fresca per ottenere un effetto sbiancante.

Per la cura dei capelli, la salvia si rivela utile nella cura dei capelli scuri, per contrastare l’incanutimento precoce, nonché per il trattamento dei capelli grassi e quale antiforfora, e per stimolare la crescita capillare, tonificare il cuoio capelluto e regalare alle chiome scure lucentezza e luminosità.

La polvere di salvia può altresì essere utilizzata in abbinamento ad altre polveri di cura (anche tintorie) per la preparazione di impacchi per capelli o sotto forma di infuso come risciacquo acido.

Per contrastare la perdita capillare, si consiglia la sinergia con il rosmarino per realizzare un infuso da utilizzare come risciacquo acido.

Visto il suo potere scurente, è vivamente sconsigliata in caso di capelli biondi.

Associazioni possibili: polveri di cura, oli vegetali e oli essenziali, attivi cosmetici quali glicerina vegetale, vitamina E, aloe vera ecc

L’abbinamento di rosmarino e salvia (50 e 50) si può altresì rivelare interessante in cosmesi per realizzare suffimigi utili sia per il trattamento della pelle impura e tendenzialmente grassa che per agevolare la respirazione in caso di raffreddore, semplicemente portandoli a bollore in un pentolino per poi effettuare il bagno di vapore per pochi minuti o per realizzare un infuso da utilizzare tonico rivitalizzante, ideale per pelle grassa e mista, o per dei bagni tonificanti o risciacquo acido.

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