L’olio di Amla è un olio indiano che viene usato nella medicina ayurvedica per le sue virtù curative.
E’ idratante, ristrutturante, rinforzante, lucidante e scurente del capello (non è adatto per le bionde a meno che non vogliano scurire i capelli).
Inoltre rallenta il processo di ingrigimento e invecchiamento del capello.
Ingredienti:
(per 500 ml di olio)
50 g Amla
25 g fieno greco
25 g mallo di noci
25 g hennè rosso (senza picramato)
50 ml alcol 95° (quello per i dolci)
100 ml acqua demineralizzata
300 ml olio di sesamo
350 ml circa olio di mandorle dolci
1 ml Vit. E (alfa-tocoferolo) (facoltativo)
L’olio di Amla si prepara a bagnomaria.
La sera prima di procedere con la cottura pesate tutte le polveri e versatele nella stessa pentola che l’indomani userete per la cottura, così non dovrete fare travasi.
In una tazza versate l’alcol e l’acqua, mescolate con un cucchiaio, poi versate il liquido sulle polveri.
Mescolate un po’ per far assorbire il liquido poi coprite con il coperchio e lasciate a riposo tutta la notte.
La mattina seguente preparate la pentola per il bagnomaria Riempitela con qualche centimetro d’acqua e scaldate.
Nel frattempo nella pentola contenente l’Amla e le altre polveri aggiungete l’olio di sesamo, mescolate.
Mettete la pentola nell’altra più grande in cui avete fatto scaldare dell’acqua e guardate il livello della stessa.
Il livello dell’acqua della caldaia deve arrivare almeno al livello dell’olio, meglio se si riesce a superare di un centimetro il livello dell’olio.
Accendete di nuovo il gas e portate le 2 pentole sul fuoco senza coprire.
Da quando l’acqua della caldaia esterna inizia a bollire contate 4 ore di cottura.
All’inizio l’olio sembrerà friggere, in realtà si tratta dell’alcol che sta evaporando.
Proseguite la cottura per il tempo stabilito.
Spegnere.
Quando l’olio si sarà raffreddato filtrate l’olio su un telo di cotone raccogliendolo in una bottiglia.
Man mano che si raccoglie sufficiente polpa nella stoffa (quella che rimane dalla filtratura), si può mettere in uno schiacciapatate insieme al tovagliolo chiuso per bene e schiacciato a fondo per recuperare altro olio, usando lo schiacciapatate come se fosse un torchietto.
Raccogliete tutto l’olio in una bottiglia da 500 ml e riempitela con olio di mandorle dolci.
Aggiungete infine la vit. E che garantirà una conservazione migliore, ma sarà anche un ulteriore nutriente per i capelli.
Uso
Distribuire sulle punte come ristrutturante e per doppie punte, sulla lunghezza dei capelli in caso di capelli sfibrati e secchi.
Se la cute è secca, se c’è forfora o anche semplicemente come rinforzante si può applicare sul cuoio capelluto e massaggiarlo.
Un cucchiaino per applicazione è più che sufficiente.
Una volta applicato, massaggiare il cuoio capelluto, pettinare e districare i capelli.
Se possibile avvolgere la testa con un asciugamano caldo che favorirà la penetrazione del prodotto nella struttura del capello.
Tenere in posa per un’ora o anche di più, volendo anche per tutta la notte, basterà mettere un vecchio asciugamano sul cuscino per evitare di macchiare e ungere la federa.
Una volta concluso il tempo di posa procedere con lo shampoo.
(La ricetta originale è della regina del sapone)

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